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Approvazione Piano per la casa e l'Abitare della Regione Puglia

Il Piano per la Casa e l’Abitare della Regione Puglia, approvato con DGR n. 1962 del 22/12/2022 in coerenza Programma di Governo Regionale adottato in data 26/11/2020, definisce obiettivi e priorità della politica abitativa regionale in relazione alle diverse forme di disagio abitativo di cui all’art. 4, comma 3) della Legge Regionale n. 22/2014 e definisce altresì le linee di intervento utili al conseguimento degli obiettivi nonché le risorse finanziarie stanziate.

Il Piano è strutturato in una prima parte analitica contenente dati sul fabbisogno abitativo regionale posto in relazione con il profilo della popolazione e una seconda parte strategica in cui sono descritte le forme di intervento adottate per rispondere a tale fabbisogno contribuendo a ridurre il disagio abitativo di individui e famiglie pugliesi.

La definizione classica del fabbisogno è stata declinata non solo in termini di domanda di casa espressa, ma ha tenuto in considerazione anche la condizione di vulnerabilità sociale e materiale descritta da un apposito indice al fine di considerare tutti quei fattori di rischio che possono compromettere i livelli di benessere delle persone.

La parte analitica è stata quindi ampliata con dati sul disagio abitativo disaggregati nelle sue diverse componenti:

  • disagio grave (che rappresenta la condizione di sovraffollamento e coabitazione e comprende caratteristiche di inadeguatezza dell’alloggio per superficie, obsolescenza degli impianti e discomfort climatico);
  • vulnerabilità abitative (che rappresenta la condizione di chi vive sotto minaccia di sfratto o è stato sfrattato);
  • rischio abitativo ( che pone in relazione la condizione economica delle famiglie e il titolo di godimento dell'alloggio);

La parte analitica si conclude con dati sul patrimonio abitativo di edilizia residenziale pubblica in Puglia.

L’analisi condotta ha evidenziato alcuni tratti salienti della condizione abitativa pugliese qui di seguito riassunti:

  • aumento dell’età media della popolazione, che si attesta intorno ai 45 anni;
  • incremento del rapporto tra la componente più anziana e quella più giovane della popolazione regionale;
  • contrazione del nucleo familiare, con un numero medio di componenti per famiglia pari a 2,5 unità e una maggiore presenza della tipologia familiare uni personale, seguita da famiglie con due componenti;
  • fragilità economica delle famiglie e scarsa capacità di risparmio;
  • rilevanza della spesa per l’abitazione rispetto alle spese per prodotti alimentari e trasporti;
  • netta prevalenza della morosità tra le cause inerenti i provvedimenti di sfratto emessi;
  • fragilità delle famiglie che vivono in affitto e che risultano maggiormente esposte al rischio povertà;
  • incidenza del canone di locazione tra i fattori di rischio abitativo;
  • maggiore incidenza tra i richiedenti del sostegno alla locazione di persone anziane, di persone con diverse abilità e cittadini stranieri;
  • aumento della percentuale di abitazioni in cattive condizioni che necessitano di interventi di recupero;
  • vetustà degli alloggi e criticità strutturali del patrimonio abitativo di ERP, avendo il 40% degli alloggi superato i 40 anni;
  • obsolescenza degli impianti e mancanza o insufficienza di interventi di manutenzione straordinaria.

Tali problematiche sono state ricondotte a tre dimensioni principali caratterizzanti il fabbisogno abitativo pugliese:

  1. le caratteristiche fisiche proprie dell'alloggio quali la superficie pro-capite, la vetustà, la dotazione di servizi e impianti di vario tipo, l'idoneità abitativa dell'alloggio stesso, anche dal punto di vista della sicurezza statica e dell’efficienza energetica;
  2. la condizione sociale di chi si confronta con il problema dell'accesso alla casa;
  3. i costi abitativi legati all'andamento dei canoni di affitto e la loro incidenza sui redditi.

Dalle suddette considerazioni è stata delineata la strategia di intervento del Piano per la Casa e l’Abitare della Regione Puglia costituita da:

  • due ambiti di intervento: interventi di tipo materiale e interventi di tipo immateriale;
  • quattro Assi cardine: i programmi di ERP, l’Housing Sociale, le misure di sostegno e i servizi di

intermediazione abitativa;

  • due tematiche trasversali: la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica

Pubblicato il 01 febbraio 2023